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Accreditamento impianti di trattamento RAEE – Incontro 1° ottobre 20018.
Il 1° ottobre 2018 si è svolto Milano, presso il Museo della Scienza e della Tecnica, l’incontro inerente sull'accreditamento degli impianti di trattamento dei RAEE, promosso dal CdC RAEE con l’obiettivo di fare un bilancio del primo anno di piena operatività dell’Accordo di Programma, sottoscritto in data 13 maggio 2016 al fine di assicurare adeguati ed omogenei livelli di trattamento e qualificazione delle aziende del settore del trattamento dei RAEE domestici tramite accreditamento delle stesse presso il Centro di Coordinamento RAEE.
Le Associazioni sottoscrittrici dell'Accordo, Assoraee, Assorecuperi e Assofermet, erano rappresentate rispettivamente da Bibiana Ferrari, Mara Chilosi, e Elena Calvi, mentre per il Centro di Coordinamento e i Sistemi Collettivi hanno presenziato Sara Mussetta e Valentina Negri.
La rappresentante del Ministero dello Sviluppo Economico, Cinzia Tonci, ha tenuto le conclusioni. L’Accordo prevede che i Sistemi Collettivi per il trattamento dei RAEE domestici di loro competenza, debbano rivolgersi, obbligatoriamente, ai soli impianti accreditati che, ad oggi, sono 58 (di cui 14 per il Raggruppamento 1 – Freddo e Clima, 47 per il Raggruppamento 2 – Grandi Bianchi, 19 per il Raggruppamento 3 – TV e Monitor, 36 per il Raggruppamento 4 – Piccoli Elettrodomestici, 10 per il raggruppamento 5 – Sorgenti Luminose).
Nel suo intervento il Vicepresidente Assoraee, Bibiana Ferrari, ha evidenziato come, dalla sua nascita, il sistema RAEE, abbia creduto nell’importanza di avere certezze normative ed organizzative e per questo l'Associazione si è impegnata attivamente nei lavori per la definizione dell’Accordo.
La qualità del trattamento effettuato oggi dagli impianti ASSORAEE rappresenta un’eccellenza anche a livello europeo. La “compliance”, ovvero l’adeguamento a standard di qualità elevati, ha però dei costi di gestione importanti che, assommati ad altri elementi economici come l’impoverimento intrinseco dei RAEE, il fenomeno della cannibalizzazione e la volatilità dei prezzi dei materiali ottenuti dal trattamento, ha portato negli ultimi anni le aziende ad avere una marginalità in forte contrazione: questo deve essere un importante dato di attenzione perchè rende difficile gli investimenti necessari per affrontare le sfide future.
I rifiuti elettronici sono infatti in continua trasformazione e ciò richiede che le aziende siano agili, pronte a trovare risposte per il recupero di nuovi materiali e componenti, anche attraverso il sostegno di tutti gli attori della filiera.
Ha inoltre evidenziato la necessità che il Governo provveda, in tempi brevi, all'emanazione del decreto sul trattamento (basandosi sulla “sperimentazione” avviata con l'Accordo), previsto dal D.Lgs. 49/2014, che garantirebbe un balzo in avanti per tutta la filiera, così come sull’opportunità di procedere ad un’adeguata normazione del processo di preparazione per il riutilizzo.
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