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Commissione Ambiente della Camera dei Deputati - Audizione Unicircular
Il presidente Unicircular Andrea Fluttero lo scorso martedì è stato ascoltato dalla Commissione Ambiente della Camera, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sull’Accordo quadro Anci-Conai.
Nel mondo associativo rappresentato da Unicircular, la componente direttamente interessata al rinnovo dell’Accordo (al pari delle altre associazioni di gestori di rifiuti da raccolta differenziata - che tuttavia non risultano tra le parti firmatarie) è ASSOPIREC, l’associazione delle piattaforme di selezione che raccoglie una ventina di impianti operanti soprattutto in Sicilia.
Come noto, l’Accordo, con durata quinquennale, è scaduto il 31 marzo scorso ed è stato prorogato fino al 31 luglio: a tale riguardo, Fluttero ha suggerito di non affrettarne la conclusione senza allineare il testo ai principi delle nuove direttive europee sull’economia circolare. Queste, infatti, pur essendo ancora in corso di recepimento, impongono un ripensamento del sistema e in particolare della sua governance, che deve essere maggiormente partecipata tra i diversi soggetti della filiera. Per Fluttero, infatti, il sistema si poggia sulle aziende che fanno il vero lavoro di riciclo, confrontandosi con i problemi di immissione sul mercato delle cosiddette materie prime seconde; il Conai, invece, si occupa di “ingegnerizzare” il sistema e amministrare i contributi ambientali: tali contributi hanno natura pubblica, in quanto sono previsti dalla legge e ricadono sui consumatori al momento dell’acquisto di un prodotto. Sarebbe quindi opportuno che le ingenti risorse (quasi tre miliardi negli ultimi 5 anni) provenienti dal CAC fossero gestite dai produttori, sui quali la legge fa ricadere la responsabilità del fine vita, in una condivisione maggiore con tutti gli anelli della filiera.
Occorre infatti che l’attuale modello, concentrato sul sostegno alla raccolta differenziata, venga ripensato spostando il focus sulla valorizzazione del materiale raccolto in modo differenziato, che implica, a monte, l’eco-progettazione dei prodotti immessi al consumo: per far ciò è necessario ripensare anche la governance del sistema, coinvolgendo ogni anello della filiera. Il Presidente ha pertanto richiamato l’esigenza di rafforzare il dialogo all’interno delle diverse filiere imballaggi, istituendo una sorta di “cabina di regia” che riunisca il mondo della produzione, del commercio e distribuzione, fino ai consumatori ed agli operatori del post-consumo.
Fluttero ha poi sottolineato l’esigenza di lavorare sugli sbocchi di mercato delle materie prime seconde migliorando la qualità delle raccolte; guardando alle esigenze delle piattaforme ha posto in risalto il problema dell’enorme quantità di materiale di scarto che si fatica a smaltire, almeno fino a quando non ci sarà una evoluzione significativa della progettazione (anche degli imballaggi) e un miglioramento della qualità delle raccolte, ad oggi troppo disomogenea.
Un accenno è stato fatto anche al problema dei ritardi nei pagamenti, alle difficoltà a trovare idonee coperture assicurative per gli impianti ed alla necessità di migliorare la terzietà e qualità delle analisi e dei campionamenti, che sono alla base del riconoscimento dei contributi da parte del sistema CONAI e che nell’Accordo attuale presentano alcune criticità.
» 03.05.2019
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