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COVID 19 – Impatto mondiale sugli impianti di riciclo dei rottami

Il Bureau of International Recycling (BIR) ha fornito una panoramica relativa agli impatti delle misure adottate dai vari Paesi per il contenimento dell’epidemia COVID-19 sugli impianti di riciclo dei rottami.

Negli Stati Uniti, la situazione è differente a seconda dello Stato. La California ha chiuso tutte le industrie non essenziali, ma il riciclaggio dei rottami è considerato essenziale in quanto costituisce un anello importante nella catena di approvvigionamento. Il volume di affari rimane comunque molto limitato; è possibile acquistare e vendere ma l'esportazione è molto complicata vista la scarsità di container.

In Europa, l'Italia come parte delle sue misure per controllare la pandemia sta chiudendo tutte le aziende non essenziali, tra cui le fonderie. In Francia, causa della carenza di lavoratori, la maggior parte delle piccole e medie imprese sono chiuse. Le grandi imprese sono parzialmente aperte, con solo il 40% dei cantieri in funzione, e sebbene le attività al dettaglio non siano più operative vengono riforniti, per ora, dagli impianti di produzione ancora attivi. Tuttavia si sta cercando di capire quanto potrà continuare in questo modo.

Per maggiori informazioni si rimanda alla Circolare n. 057/2020/CS del 027.03.2020 pubblicata sul sito UNICIRCULAR.

» 27.03.2020


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